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Archiviazione gratuita presso l'agenzia delle entrate

Archiviazione gratuita presso l'agenzia delle entrate


il contribuente può scegliere, direttamente o tramite un intermediario (tra quelli indicati all'art. 3, comma 3, del D.P.R. 322/1998), a effettuare la “Adesione alla Convenzione di servizio per la conservazione delle fatture elettroniche prevista dall’art. 1 del D.Lgs. 127/2015”, che al comma 6 bis dispone che gli obblighi di conservazione previsti dall'articolo 3 del decreto del Ministro dell'economia e delle finanze 17 giugno 2014, si intendono soddisfatti per tutte le fatture elettroniche nonché per tutti i documenti informatici trasmessi attraverso il Sistema di Interscambio di cui all'articolo 1, comma 211, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, e memorizzati dall'Agenzia.  La scelta è possibile sul sito AdE, all’interno del portale “Fatture e corrispettivi”, utilizzando le credenziali Spid, Cns, Entratel o Fisconline.

Il contribuente che aderisce al servizio avrà la garanzia - firmata agenzia delle entrate! - che tutte le fatture attive e passive transitate da SDI sono correttamente inviate in conservazione a norma di legge. Oltre alla gratuità del servizio, abbiamo individuato almeno 2 vantaggi per il contribuente:

  • se SDI non riuscisse a comunicare con il canale telematico del contribuente, viene eliminato il rischio - e relative sanzioni - di non inviare la fattura in archiviazione.
  • se il contribuente nel corso degli anni cambia fornitore per il servizio di invio e ricezione della fattura elettronica, non si deve preoccupare di cambiare luogo di archiviazione, eventualmente spostare le fatture già archiviate per evitare la frammentazione dell'archivio storico.

Non ci convincono invece le criticità evidenziate da coloro che promuovono l'utilizzo di conservatori accreditati presso AgiD (all'articolo 44-bis, comma 1, del decreto legislativo 7 marzo 2005, n. 82), tra cui un fantomatico conflitto di interessi tra contribuente e agenzia delle entrate, in quanto potenziali parti di un contenzioso o l'impossibilità ad integrare le fatture ricevute con ulteriori documenti per - ad esempio - l'associazione con il registro IVA, obbligo abrogato dalla Manovra 2019.